24 acquerelli

I ventiquattro acquerelli di Enrico Sempi, portati all’attenzione del pubblico nella mostra che si apre a Borgomanero il 17 marzo 2018, rappresentano una sorta di moto dell’anima e un anelito alla libertà che viene declinato lungo le tracce di un alfabeto con spiccate connotazioni interiori.

Da una massa indeterminata, condensata in uno spazio simbolico, emergono lampi di luce e di colore, segni archetipali e ambasciatori di sogni che non hanno ancora preso una forma definitiva, ma che vogliono trovare un collegamento con la dimensione del pensiero e con la realtà percepita dai sensi.

Come non pensare al respiro di un universo in cui la materia oscura evolve e muove le sue energie verso la luce e la manifestazione?

I segni che emergono negli acquerelli sono tracce di una ricerca interiore che non vuole affidare la sua realizzazione alla mente concreta, quanto piuttosto al l’intuizione ed alla dimensione archetipale.

È un atto generoso quello dell’autore, che affida a chi osserva il suo sentire interiore ed una porta aperta verso l’anima.

La luce che appare dal buio della notte prende forma verticale o circolare ed è densa di promesse e di ulteriori sviluppi.

È un mondo di possibilità, celato per pudore, in alcuni suoi aspetti, agli occhi dell’osservatore ma così forte da suscitare intuizioni ed aprire il cuore alla comprensione del reale.

Nella astrattezza dell’insieme il nero svela tracce di colori sottostanti e il chiaro porta con se’ quelle dei colori di cui diventerà ricca la manifestazione.

Così, nel l’eterno evolversi dello spazio cosmico la vita alza il suo canto che, nel segno - che è sogno - è un canto di libertà.

Antonio Girardi